Breve storia dei Kata (parte quarta)

mercoledì, agosto 12, 2009

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di Iain Abernethy
Originale in lingua inglese: http://www.iainabernethy.com/articles/article_19.asp
Traduzione in lingua italiana di Marco Forti
Tradotto e pubblicato con l'autorizzazione scritta dell'autore.
Ogni riproduzione non autorizzata è proibita.


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Erano le classi più elevate ad essere prevalentemente responsabili della pratica e dello sviluppo del Karate, e non, come si pensa comunemente, le classi meno agiate. Solo le classi più elevate avevano le risorse, il tempo e le opportunità per cercare istruzione nelle arti marziali.

Nel 1609 il Giappone era retto dallo shogunato Tokugawa che riuscì a mantenne il proprio controllo attraverso giochi di potere finalizzati a mettere i diversi gruppi rivali gli uni contro gli altri. Il clan Tokugawa aveva in precedenza sconfitto il clan Satsuma, ma quest'ultimo era ancora considerato una minaccia. Per tale motivo i samurai Satsuma vennero inviati ad invadere Okinawa. Ciò avrebbe assicurato da una parte l'allontanamento del clan Satsuma, dall'altra una punizione agli Okinawensi per non aver fornito al Giappone gli aiuti richiesti in occasione di un precedente attacco alla Cina.

L'invasione fu un successo ed ancora una volta agli abitanti di Okinawa venne proibito il possesso delle armi. Ogni abitante trovato in possesso di armi sarebbe stato severamente punito. Per difendersi, gli Okinawensi non avevano altra possibilità se non quella di affidarsi alla propria abilità nel combattimento disarmato, oltre all'uso a fini di lotta di strumenti agricoli e di pesca.

I Giapponesi imposero diverse leggi per sradicare ogni traccia dei sistemi di combattimento di Okinawa. Per questo il Karate iniziò ad essere praticato solo in segreto. Ciò ebbe un profondo effetto sul Karate che divenne un sistema conoscibile solo a pochi prescelti. I kata e, in particolare, le relative applicazioni vennero ulteriormente coperti dalla segretezza per essere eccezionalmente rivelati solo agli studenti più fidati. Gli effetti di questa consuetudine hanno avuto ripercussioni sul Karate dei nostri giorni in quanto il significato di molti movimenti è sepolto nelle tombe dei primi praticanti.

Il clan Satsuma mantenne il controllo su Okinawa per circa tre secoli, fino a che Okinawa entrò ufficialmente a far parte del Giappone. Il sistema di combattimento utilizzato dai samurai Satsuma era il Bujitsu Jigen-Ryu. Alcuni nobili di Okinawa ricevettero istruzione in questo sistema. Infatti, Bushi Matsumura – un maestro di Karate impiegato dal re di Okinawa come guardia del corpo – ricevette un diploma di insegnante di Jigen-Ryu. Ci sono forti probabilità che alcuni aspetti del Bujitsu Jigen-Ryu abbiano avuto effetti su quello che verrà in seguito conosciuto come stile Shuri-te del Karate.


fine quarta parte ...