Breve storia dei Kata (parte sesta)

lunedì, agosto 24, 2009

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di Iain Abernethy
Originale in lingua inglese: http://www.iainabernethy.com/articles/article_19.asp
Traduzione in lingua italiana di Marco Forti
Tradotto e pubblicato con l'autorizzazione scritta dell'autore.
Ogni riproduzione non autorizzata è proibita.


... continua dai post precedenti ...

All'alba del ventesimo secolo, un gruppo di praticanti promosse una campagna per favorire l'entrata del Karate nel sistema scolastico di Okinawa, consapevole che la pratica del Karate avrebbe promosso la salute del corpo, il miglioramento del carattere e la maggior produttività degli studenti al loro ingresso nella società giapponese.
Nel 1901 Anko Itosu riuscì a far entrare il Karate nel programma di educazione fisica delle scuole elementari di Okinawa. Itosu era convinto che il Karate, come praticato allora, fosse troppo pericoloso per essere insegnato ai bambini e iniziò così a camuffare le tecniche più pericolose. Quale risultato di queste modifiche, ai bambini veniva insegnato il kata come insieme prevalente di tecniche di parata e di colpi di pugno. Pare che Itosu abbia sostituito molti dei colpi più pericolosi (teisho, nukite, ecc…) con tecniche effettuati con la mano chiusa a pugno. Questo portò i bambini a beneficiare di un migliore stato di salute e disciplina senza essere esposti alle tecniche di combattimento più efficaci e pericolose contenute nei kata.

Itosu divenne insegnante di Karate in un collegio okinawense e pochi anni dopo scrisse una lettera al Dipartimento dell'Educazione per delineare la propria visione del Karate. Con questa lettera chiese inoltre che il Karate venisse introdotto nel curriculum di tutte le scuole di Okinawa. Il desiderio di Itosu divenne realtà ed il Karate entrò a far parte dell'educazione di tutti i bambini dell'isola.

Le modifiche di Itosu portarono a notevoli cambiamenti nel modo in cui l'Arte veniva insegnata. L'enfasi veniva ora portata fermamente sullo sviluppo del benessere fisico attraverso la pratica di gruppo dei kata. Non veniva fornita istruzione nelle applicazioni associate al kata e inoltre vennero adottate "etichette" volutamente fuorvianti per descrivere le varie tecniche. Oggi è proprio la terminologia di Itosu ad essere comunemente usata nel mondo e la considerazione di quanto accadde in quel periodo è molto importante per comprendere le motivazioni per cui si adottò un certo tipo di terminologia.



fine sesta parte ...